Usa: class action contro le bibite Poppi. Sotto accusa il claim ‘salutari per l’intestino’

2024-07-02T15:55:07+02:002 Luglio 2024 - 15:54|Categorie: Beverage, Mercato|Tag: , , , |

Austin (Usa) – Poppi, azienda americana specializzata in soft drink, dovrà difendersi da una class action negli Stati Uniti. Sotto accusa il claim ‘salutari per l’intestino’ riportato sulle lattine delle bibite e poi rimosso dal sito. In realtà, come si legge su Food dive, le bibite Poppi contengono pochi prebiotici. Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che si tratta di una “causa priva di fondamento”. Ma la questione è di una certa rilevanza nel mercato americano perché le vendite della bevanda analcolica dell’azeinda texana hanno superato i 100 milioni di dollari. Un successo dovuto al crescente interesse dei consumatori verso una dieta bilanciata, attraverso l’utilizzo di bevande funzionali, mercato che vale oltre 13 miliardi di dollari. La causa ha spinto i consumatori e le aziende a chiedersi che cosa rende esattamente un prodotto ‘sano per l’intestino’ e quando è opportuno utilizzare il claim in etichetta. La Food and drug administration (Fda) richiede infatti un’etichettatura chiara, senza affermazioni fuorvianti e prive di riscontri scientifici.

Secondo uno studio di Kelly Swanson, direttrice della Divisione di Scienze Nutrizionali dell’Università dell’Illinois, 7,5 grammi di inulina d’agave potrebbero forse portare benefici per l’intestino. “La maggior parte delle persone avrebbe bisogno di almeno 5 grammi al giorno per notare una risposta”, spiega Swanson. “Ma non sappiamo quale sia la dose necessaria in un prodotto per poter fare un’affermazione come ‘porta benefici alla salute dell’intestino’”. Molte delle bevande in commercio, tra cui Poppi, contengono circa 2 grammi di prebiotici come l’inulina d’agave.

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