Sace svela le nuove rotte dell’export italiano. Tecnologie, digitale e green armi strategiche per l’internazionalizzazione

2024-06-26T10:30:05+02:0026 Giugno 2024 - 10:27|Categorie: Mercato|Tag: , |

Milano – Presentata ieri a Milano l’edizione 2024 del Doing Export Report di Sace, pubblicazione annuale che analizza i principali trend e le previsioni dell’export mondiale. Dopo un 2023 stagnante, si prospetta che nel 2024 l’export di beni italiani tornerà a crescere (+3,7%). Un trend che si consoliderà poi nel 2025 (+4,5%), toccando quota 679 miliardi di euro. “La buona performance delle nostre vendite oltreconfine passa anche attraverso l’innovazione tecnologica, trasversale a tutti i settori: dall’agricoltura ai macchinari, le maggiori occasioni di business arriveranno dall’evoluzione da settori tradizionali a industrie del futuro”, afferma Sace, che vede nella transizione green e nel digitale i principali motori di questa crescita, anche in ambito agroalimentare.

Per Sace, le imprese che hanno investito sia nelle tecnologie digitali sia nella formazione prevedono per il prossimo anno aumenti di produzione in maniera più diffusa rispetto a quelle che, pur adottando il 4.0, non hanno puntato sulla formazione (36% vs 29%). “In particolare, le imprese che usano strumenti di intelligenza artificiale hanno una probabilità maggiore di quasi il 10% di registrare un aumento dell’export nei prossimi anni”.

Tra i mercati di destinazione che si riveleranno più dinamici per il nostro export: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, Singapore, India, Vietnam, Cina, Brasile, Colombia, Messico, Serbia, Turchia Marocco, Egitto e Sudafrica. “14 Paesi verso cui lo scorso anno si sono diretti circa 80 miliardi di euro di beni italiani, che cresceranno del 5,4% (vs 3,7% totale Italia) quest’anno e del 7% il prossimo”.

 

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