Utrecht (Paesi Bassi) – A livello globale, nella prima metà del 2024, si è verificata una crescita accelerata del consumo di carne di pollo (+1,5-2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Un dato riportato nel report ‘Global poultry quarterly Q3 2024’, pubblicato dall’istituto olandese Rabobank. Ha ripreso infatti a crescere, in modo graduale, il potere d’acquisto dei consumatori, mentre i costi di produzione si sono abbassati. Rimangono a livelli bassi anche i costi del mangime, anche se dopo due anni è stato segnato un aumento dell’1% e si prevede una possibile instabilità dei prezzi nei prossimi trimestri.
Si prospetta un mercato più competitivo rispetto agli ultimi due anni, secondo Rabobank. Una situazione conseguenza soprattutto dell’aumento della produzione in Cina nel Q1 del 2024, che ha comportato un calo dei prezzi e delle importazioni (-40%). Stati Uniti (-55% export verso la Cina), Brasile e Russia cercheranno, per questo, mercati alternativi in cui dirigere i loro prodotti. Sono cresciute, invece, le esportazioni europee (+16%), essendo legate soprattutto ad altri Paesi (in particolare il Regno unito, cresciuto del 6%); una situazione favorita anche dalla riapertura di alcuni mercati esteri dopo l’impatto contenuto dell’influenza aviaria nell’inverno. Nel Q2 2024, i prezzi del pollo europeo hanno toccato un picco, che ha favorito una crescita delle importazioni dell’11%; i consumi di pollo sono comunque in crescita, visto il prezzo relativamente basso rispetto ad altre proteine (manzo, maiale e agnello). Inoltre, la produzione avicola europea, che ha registrato un picco nel Q1 2024, sta di nuovo rallentando.
