Olimpiadi di Parigi 2024: Nino Negri e Re Manfredi tra i vini di Casa Italia

2024-06-27T12:04:37+02:0027 Giugno 2024 - 14:00|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Parigi (Francia) – Ci sono lo Sforzato di Valtellina Docg 2019 di Nino Negri e ‘Serpara’, l’Aglianico del Vulture Superiore Docg 2017 di Re Manfredi tra le 32 etichette che vanno a comporre la carta vino del ristorante di Casa Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 (leggi qui), dal 26 luglio all’11 agosto. “Le cantine Nino Negri e Re Manfredi sono orgogliose di far parte della prestigiosa carta vini del ristorante che si configura come un vero e proprio ensemble di eccellenze vinicole italiane”, sottolinea in una nota Gruppo Italiano Vini.

Con oltre un secolo di storia, la cantina Nino Negri di Chiuro (Sondrio) è diventata simbolo della viticoltura di montagna. Vitigno principe è il Nebbiolo, qui chiamato Chiavennasca. Il Castello in cui ha sede fu donato nel 1.400 dal Duca di Milano a Stefano Quadrio, soldato e capitano delle milizie, al quale fu conferito il titolo di governatore della Valtellina. Quadrio si impegnò nella coltivazione delle uve e nella commercializzazione del vino, realizzando le antiche cantine sotterranee del Castello. Secoli dopo, nel 1897, Nino Negri decise di avviare l’attività vitivinicola e di fondare la cantina che porta ancora oggi il suo nome.

La cantina Re Manfredi nasce invece nel 1998 nel cuore della zona di produzione dell’Aglianico del Vulture Doc, a pochi chilometri da Venosa (Pz). “Un’elegante e accogliente masseria svetta al centro della proprietà che si estende per oltre 100 ettari di vigneti coltivati a Guyot e a cordone speronato”, racconta Giv. “Accanto alla masseria si trova la cantina che possiede un moderno impianto di vinificazione e una prestigiosa barricaia”. Il vitigno più diffuso in Basilicata è l’Aglianico, dal nome del vitigno greco Ellenico, che, grazie alla componente di origine vulcanica del suolo dà origine a vini contraddistinti da una particolare mineralità e sapidità.

 

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