Milano – Due tra le migliori mozzarelle in commercio in Grande distribuzione sono prodotte rispettivamente in Germania e in Alto Adige. La peggiore, invece, è certificata biologica ed è stata bocciata sia all’assaggio sia nella verifica dell’igiene e dello stato di conservazione. Nei supermercati italiani, comunque, ci sono tanti prodotti medio-buoni, ma nessuno davvero eccelso. E’ quanto emerge da una recente indagine di Altroconsumo sulle mozzarelle in vendita nella Gdo italiana. Il test è stato condotto su 19 referenze, valutate in base a: l’imballaggio e le informazioni riportate in etichetta; il peso, il contenuto di grasso e sale, il trattamento termico e la qualità microbiologica; l’aspetto, il profumo e il gusto.
Tra le mozzarelle ‘Migliori del Test’ figura quella di Bayernland. Alla degustazione, però, quella che ha convinto maggiormente i giudici, sia per la presentazione sia per le caratteristiche visive e gustative, è la Merivio di Lidl. Gradita anche la referenza a marchio Conad. Non sono state particolarmente apprezzate, invece, le mozzarelle Granarolo e Bio Cansiglio.
Quanto ai test in laboratorio, in cui le mozzarelle sono state testate in base in microrganismi che possono proliferare nel prodotto, due referenze hanno ottenuto un giudizio insufficiente: Pettinicchio e Bio Cansiglio.
Dai test Altroconsumo, infine, è emerso che alcune mozzarelle hanno un peso sgocciolato inferiore al peso netto dichiarato. Cinque, addirittura, pesano meno della tolleranza ammessa.
Clicca qui per rimanere aggiornato sul mondo dei prodotti lattiero caseari.
