I libri sono il settore negletto nei supermercati? Probabilmente si, ma c’è qualcuno, come Esselunga, che li tratta a dovere

2024-06-03T08:44:28+02:003 Giugno 2024 - 08:44|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , |

Di Luigi Rubinelli

I libri sono il settore più bistrattato nei supermercati della grande distribuzione, sembra quasi che questo reparto sia un fatto obbligato e quindi bisogna metterlo a tutti i costi. I libri, credo, sono una spia di come l’insegna vuole davvero bene ai suoi clienti, come nel caso delle toilette.

Ovviamente non è così per tutte le insegne e per tutti i supermercati.

Vi propongo queste poche note sul superstore di Esselunga.

L’ho guardato a lungo, ho guardato a lungo i libri esposti e il passare frettoloso dei clienti alla fine delle loro compere.

Se non ho capito male la parte dell’offerta di sinistra è gestita da Messaggerie, quella di destra da Mondadori. A destra i libri per un target più attento e evoluto, a destra i libri per far contenti i clienti di letture facili e spensierate.

Poi un giorno ho trovato nella parte di destra, delle Messaggerie, un libro straordinario, Le ferrovie del Messico, di Gian Marco Griffi, Laurana editore. Un libro che i vari premi hanno snobbato, forse per l’autore nuovo, forse per la casa editrice piccola. In realtà questo romanzo meriterebbe il premio Strega da solo (giudizio personale).

Così mi sono messo a guardare in modo approfondito l’offerta di Esselunga, e di Messaggerie in particolare. Nel filmato alcuni accostamenti,

 

Secondo me si possono ricavare vendite profittevoli anche nei libri, e questo caso di Esselunga lo dimostra.

  • Bisogna curare i titoli da esporre, magari facendosi aiutare dagli inserti specializzati del sabato e della domenica dei vari quotidiani.
  • Curare le rotazioni.
  • Rivedere frequentemente l’offerta.
  • Sostituire i libri danneggiati.
  • Fare operazioni di merchandising.
  • Consigliare questo o quell’altro libro.
  • Magari fare qualche presentazione.

Buona lettura e buone vendite.

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