Di Luigi Rubinelli
I libri sono il settore più bistrattato nei supermercati della grande distribuzione, sembra quasi che questo reparto sia un fatto obbligato e quindi bisogna metterlo a tutti i costi. I libri, credo, sono una spia di come l’insegna vuole davvero bene ai suoi clienti, come nel caso delle toilette.
Ovviamente non è così per tutte le insegne e per tutti i supermercati.
Vi propongo queste poche note sul superstore di Esselunga.
L’ho guardato a lungo, ho guardato a lungo i libri esposti e il passare frettoloso dei clienti alla fine delle loro compere.
Se non ho capito male la parte dell’offerta di sinistra è gestita da Messaggerie, quella di destra da Mondadori. A destra i libri per un target più attento e evoluto, a destra i libri per far contenti i clienti di letture facili e spensierate.
Poi un giorno ho trovato nella parte di destra, delle Messaggerie, un libro straordinario, Le ferrovie del Messico, di Gian Marco Griffi, Laurana editore. Un libro che i vari premi hanno snobbato, forse per l’autore nuovo, forse per la casa editrice piccola. In realtà questo romanzo meriterebbe il premio Strega da solo (giudizio personale).
Così mi sono messo a guardare in modo approfondito l’offerta di Esselunga, e di Messaggerie in particolare. Nel filmato alcuni accostamenti,
Secondo me si possono ricavare vendite profittevoli anche nei libri, e questo caso di Esselunga lo dimostra.
- Bisogna curare i titoli da esporre, magari facendosi aiutare dagli inserti specializzati del sabato e della domenica dei vari quotidiani.
- Curare le rotazioni.
- Rivedere frequentemente l’offerta.
- Sostituire i libri danneggiati.
- Fare operazioni di merchandising.
- Consigliare questo o quell’altro libro.
- Magari fare qualche presentazione.
Buona lettura e buone vendite.