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Frode Iva tra Italia e Bulgaria: tre arresti, quattro società di distribuzione indagate e sequestri per 18 milioni di euro

2024-06-13T15:53:42+02:0010 Giugno 2024 - 12:49|Categorie: in evidenza, Mercato, Retail|Tag: , , , , |

Foggia – Frode fiscale e associazione a delinquere sono tra i 20 capi d’accusa che hanno portato all’arresto di tre persone, mentre altre cinque sono finite ai domiciliari. A riportarlo è la Gazzetta del Mezzogiorno. Gli arrestati sono: Nicola Chiappinelli, 51 anni, di Foggia; Dario Ottaviani, 58 anni, di Roma e Salvatore Alfiero, 60 anni, di San Giorgio a Cremano (Napoli). Sarebbero stati al centro, secondo l’accusa, di “una complessa frode ai danni dell’erario attraverso meccanismi di elusione e evasione dell’Iva, coinvolgendo soggetti che operano nel settore del food and beverage”. L’indagine, prosegue il gip di Foggia Francesca Mannini nelle 210 pagine dell’ordinanza cautelare, “ha consentito di acquisire plurimi e gravi elementi sull’esistenza di un pericoloso gruppo criminale”. 

In particolare, tramite un sistema di società reali e fittizie tra Italia e Bulgaria, sarebbero stati immessi sul mercato prodotti a prezzi molto vantaggiosi. Le false fatturazioni per operazioni inesistenti avrebbero infatti portato all’evasione dell’Iva oltreconfine e a un profitto ottenuto in maniera illecita, per una somma complessiva di 18 milioni di euro. Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie corrispondenti a tale importo.

“Molte delle società coinvolte nel sistema fraudolento”, scrive il Gip, “hanno avuto il ruolo di mere ‘cartiere’, cioè non operanti e costituite al solo fine di emettere fatture per operazioni inesistenti. Si tratta della due società Nk Beveage&Food e Nc BeverageFood situate in Bulgaria; e delle quattro con sede in Italia: Broker&company, Masterfood, Daunia Bevande, Service company tutte di fatto riconducibili a Nicola Chiappinelli. Individuate poi altre quattro società effettivamente operanti nel settore del food and beverage (Maiorana Maggiorino, Recchioni. Mediterranea marittima di navigazione e servizi, Sogegross) che hanno avuto il compito di distribuire le bevande attraverso il fittizio trasferimento alle società cartiere bulgare prima e quelle italiane poi. Vi sono infine le società che hanno rivestito il ruolo di rivenditori finali della merce (cosiddette broker), o intermediarie (cosiddetti buffer), identificate nella Drinks e nella Lean di fatti riconducibili a Salvatore Alfiero”.

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