Farinetti: “Se continuiamo a comprare barattoli di pelati da 400g a 70 centesimi, ci sarà sempre il caporalato”

2024-06-24T09:53:12+02:0024 Giugno 2024 - 09:51|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Meda (Mb) – “Io, da imprenditore, ero e rimango favorevole a una paga minima fissa di nove euro l’ora per tutti i lavoratori della nazione italiana”, esordisce così Oscar Farinetti ai microfoni di Metropolis (la Repubblica) in merito allo sfruttamento nei campi, in seguito alla tragedia consumatasi in un’azienda agricola di Latina dove ha perso la vita il bracciante indiano Satnam Singh. “Dall’altro lato, se noi continuiamo a comprare dei barattoli di pomodori pelati da 400g a 70-80 centesimi, è chiaro che per fare un barattolo del genere bisogna fare il caporalato… è un cane che si morde la coda”, continua il fondatore di Eataly. “Al di sotto di un 1,20-1,30 euro non si può fare un barattolo di veri pelati italiani, pagando i lavoratori nove euro l’ora, perché costa raccoglierli e trasformarli. […] È strano questo Paese: da un lato protestiamo sempre perché il cibo costa caro e, dall’altro, diciamo che i lavoratori in campagna devono essere pagati meglio”.

Quale dunque la soluzione per Farinetti? “Intanto, dovremmo mangiare la metà e cose che costino il doppio. Dobbiamo tutti mangiare la metà perché stiamo mangiando troppo e sprecare di meno. Serve un nuovo tipo di educazione alimentare. In questi giorni, il movimento Slow Food ha lanciato una grande campagna di educazione agroalimentare nelle scuole dell’obbligo. Dall’altro lato, ci va la sensibilità delle persone, perché quel signore lì (ndr: Antonello Lovato, indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso nel caso Singh) non è un imprenditore, è un maiale…”

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