Bari – Il 18 giugno, il tribunale di Bari ha dichiarato la liquidazione giudiziale per Soa soluzioni logistiche, gigante della supply chain del Sud con sede ad Alberobello (Ba). Le indagini della Finanza hanno fatto emergere che l’azienda, nonostante un risultato apparentemente positivo della gestione caratteristica (1,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in realtà scaricava sulle cooperative i costi di propria competenza. Come riporta Efa News, nella sentenza si può leggere: “Appare inconfutabile che, in assenza dell’indebito ribaltamento in danno delle cooperative, il margine operativo lordo di Soa consortile si attesta su valori pesantemente negativi”. Dal bilancio del 2022 emergeva una perdita d’esercizio di nove milioni di euro, mentre quello del 2023 (non ancora approvato) dovrebbe prevedere una perdita superiore ai 7,5 milioni.
A novembre, la Finanza aveva preventivamente sequestrato 60 milioni di euro a Soa e a tre cooperative del consorzio: tale somma sarebbe stata il frutto di fatturazioni per operazioni inesistenti e di mancati versamenti dell’Iva. Per questo motivo sono indagate cinque persone, tra cui spicca Oronzo Angiulli, ex legale rappresentante della società. A seguito del sequestro, era stato bloccato il pagamento degli stipendi ai dipendenti (oltre 2mila persone); proprio questi ultimi hanno in più occasioni manifestato sotto il tribunale per chiedere lo sblocco dei salari.
Fallisce, quindi, quello che era divenuto un punto di riferimento per la Gdo del meridione. Per non interrompere le forniture ai supermercati, i giudici hanno autorizzato i curatori all’esercizio provvisorio: l’azienda potrà portare a conclusione gli ultimi contratti in essere.
