L’ultimo weekend di giugno porta in dote un crollo repentino dei tagli da macelleria; i cali sono notevoli anche per voci del bollettino abituate da sempre a una grande volatilità. L’ultimo scossone di entità simile si era avuto a fine marzo, alla vigilia di Pasqua, quando il lombo Padova perse addirittura 60 centesimi. Probabilmente questa volta ha inciso il clima poco incline alle grigliate, almeno nel Nord Italia. In ogni caso, venerdì il bollettino recitava: -50 centesimi per il lombo Bologna, – 40 per lombo Padova e busto con coppa, -35 per la coppa in osso, che si aggiungono ai -10 di settimana scorsa. In quest’ultimo caso, si rinnova lo stupore di chi, tra le industrie, vede questo taglio calare di 45 centesimi in due settimane e poi si ritrova il taglio disossato per la stagionatura ancorato dal 31 maggio a uno stratosferico 6,85 euro/kg. Tengono le cosce, per la prima volta dopo due settimane sia quelle Dop che le non tutelate. A calare, tra i tagli per stagionatura, sono soprattutto le pancette: 6 centesimi le squadrate e 4 il pancettone. Leggermente giù anche spalla (- 3 cent) e trito (-1). Guadagna altri 5 centesimi la gola, che continua un’ascesa in controtendenza con il resto del mercato (+17,9% da fine aprile).

Ecco il dettaglio:

Sui suini esteri, si ferma subito il timido segnale di crescita olandese, mentre continuano a incrementare carcassa francese (2,055 euro/kg, +0,1%, MPB) e soprattutto il vivo spagnolo, che dal 30 maggio ha guadagnato 4,4 centesimi (+2,4%) e oggi raggiunge gli 1,844 euro/kg (Mercolleida). Continuano i cali sui tagli olandesi: settimana scorsa, la coppa ha perso 8 (in osso) e 11 centesimi (disossata), il carrè 4 e il tronco 2. In Belgio, unica variazione il centesimo perso dal lardo di pancetta.