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Carlo Rienzi (presidente del Codacons): diffide pronte per tutti

2024-06-20T12:36:37+02:0020 Giugno 2024 - 12:36|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , |

Meda – Domenica 16 giugno, sulle pagine del quotidiano Il Giornale, è comparsa un’intervista a Carlo Rienzi, presidente e fondatore del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori). Al suo interno si parlava di Mediterranea, l’associazione lanciata da Confagricoltura e Unionfood, il cui nome conterrebbe un inganno in quanto associa la dieta mediterranea con gli interessi di multinazionali poco legate al made in Italy (leggi qui). Ma non solo: il Codacons ha anche lanciato una diffida contro Barilla per un possibile caso di greenwashing. Abbiamo contattato Rienzi per chiedergli di approfondire queste tematiche.

Come mai siete preoccupati per l’iniziativa portata avanti da Confagricoltura e Unionfood sulla dieta mediterranea?

La battaglia che si apre per i consumatori italiani è quella di impedire che vengano contrabbandati come prodotti provenienti dal nostro Paese alimenti che invece provengono, per esempio, dalla Cina. Mediterranea, con il suo stesso nome, richiama alla dieta mediterranea: in questo modo, le persone sono indotte a pensare che stanno prima acquistando e poi mangiando prodotti italiani, quando invece non è così. È un inganno per il consumatore. Per questo abbiamo intenzione di lanciare una serie di diffide.

La diffida che avete lanciato contro Barilla rientra in questo discorso?

Noi intendiamo lanciare diffide contro tutti i produttori di alimenti del nostro Paese che portano avanti un sistema ingannevole. Non si tratta solo di Barilla: questo modo di agire deve finire una volta per tutte. Nel prossimo periodo procederemo.

L’intervista completa sarà pubblicata in apertura della newsletter di venerdì.

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