Utrecht (Olanda) – La produzione di latte in Nord Europa (in Danimarca, Germania, Olanda e Belgio) è in calo. Secondo quanto emerge da alcune osservazioni di Rabobank, istituto olandese di servizi finanziari e ricerche di mercato, evidenzia come il calo della redditività, vincoli ambientali e disponibilità di manodopera, condizioni climatiche sempre più estreme hanno portato a una diminuzione strutturale della produzione lattiera. E potrebbe calare ancora a causa dell’introduzione di alcune normative sulla qualità dell’acqua e le emissioni di ammoniaca.
Tale situazione ha conseguenze sull’industria lattiero casearia: perdite di fatturato, riduzione dell’efficienza dei costi, maggiore concorrenza per l’acquisto di latte, capacità produttiva non sfruttata (con conseguenze sui bilanci aziendali). Secondo Rabobank, in uno scenario di graduale diminuzione dei volumi di latte disponibili su un lungo periodo, sarebbe probabilmente gestibile una una strategia di transizione verso ingredienti proteici a più alto valore aggiunto, prodotti di consumo (di marca) e formaggi. Se tale calo si verificasse, invece, in maniera più repentina nel breve periodo le implicazioni sarebbero più gravi, poiché si accumulerebbero rapidamente perdite di reddito, capacità in eccesso (le aziende casearie, cioè, produrrebbero meno del loro potenziale) e vincoli di capitale.
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