Il farmaco che fa tremare l’industria del food (4): le punture dimagranti entrano nei centri estetici americani

2024-06-24T14:38:17+02:0024 Giugno 2024 - 14:38|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , , , , |

New York (Usa) – Si allarga il giro d’affari collegato ai nuovi farmaci per il dimagrimento (leggi qui). Negli Stati Uniti, alcune esclusive cliniche di bellezza hanno infatti aggiunto tra i loro sevizi le ‘punturine dimagranti’ di farmaci agonisti del ricettore GLP-1, al pari di qualsiasi altro trattamento o filler estetico. E quindi senza alcuna prescrizione medica.

È il caso delle cliniche di bellezza Alchemy 43, che il sito trade americano BusinessOfFashion ha prontamente ribattezzato “La start-up che sta trasformando Ozempic nel nuovo Botox”. Recita l’articolo: “Ora disponibili presso le startup di med spa [delle spa che offrono anche trattamenti medici, ndr], le iniezioni di farmaci agonisti del GLP-1 per la perdita di peso non più solo sono riservate alla cura dell’obesità o del diabete clinicamente certificati. Le med spa hanno rapidamente adottato questi farmaci a fini estetici, fornendoli tramite farmacie galeniche”. Non si tratterebbe quindi degli originali Ozempic, Wegovy o Mounjaro, ma di preparati farmaceutici basati sugli stessi principi attivi, però non certificati e approvati dall’Fda e quindi anche potenzialmente pericolosi.

“Alchemy 43 offre ora il semaglutide e la tirzepatide”, si legge sul sito dell’azienda. “Il tuo medico autorizzato [ovvero un medico con qualsiasi specializzazione ma anche un’infermiera, ndr] può raccomandare quale, tra i due, è il farmaco più adatto ai tuoi scopi durante la consulenza fornita durante la visita iniziale”. Il costo? Visita iniziale: 85 dollari + la prima iniezione (119 dollari per il semaglutide o 169 per la tirzepatide). Le visite successive partono da 119 dollari per il semaglutide o 169 per la tirzepatide.

Novo Nordisk (produttore di Ozempic e Wegovy) ha già intrapreso svariate azioni legali nei confronti di centri medici, estetici e farmacie del Paese che offrono versioni alternative del suo principio attivo brevettato, il semaglutide. Lo steso vale per Eli Lilly, produttore di Mounjaro (il cui principio attivo è la tirzepatide).

 

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